Cosa c’è nella carne che mangiamo? tutti ci siamo posti questa domanda in seguito alle tante controversie che si sentono in giro sull’argomento ogni giorno.
Ci teniamo per questo a parlarvi della nostra scelta di avvalerci esclusivamente di allevamenti sostenibili, con filiera controllata.
Vitellone bianco dell’Appennino centrale IGP: la filiera controllata della carne.
Avete mai sentito parlare del consorzio del Vitellone bianco dell’Appennino centrale IGP?
Esso è il primo marchio a tutela e a garanzia delle tre razze bovine tipiche del centro Italia: Marchigiana, Chianina e Romagnola. Tutti i capi di bestiame all’interno della filiera produttiva per ottenere questa certificazione devono rispettare determinati standard per garantire la qualità e la storicità del prodotto.
Indispensabile è l’iscrizione al libro genealogico nazionale delle razze dei singoli capi di bestiame, altrimenti essi non possono essere definiti di “razza”.
Per ottenere la certificazione si guarda soprattuto a:
- Territorialità: devono essere rispettate determinate zone dove l’animale nasce e cresce, ed anche la provenienza dei foraggi di cui essi si nutrono è definita dal consorzio. Sono ammessi solo alimenti freschi e naturali provenienti da un territorio specifico.
- Tipologia di allevamento e nutrizione: tutti i bovini devono essere allevati al pascolo, e nutrirsi in modo naturale, è vietato l’impiego di mangimi industriali.
- Trafila per la macellazione: per evitare stress all’animale, che si ripercuoterebbe anche in maniera negativa sulla qualità della carne, è vietato far sostare gli animali in box prima della macellazione. Ogni taglio di carne dovrà poi rispettare parametri chimico-fisici per ottenere la certificazione, e rispettare un corrispettivo specifico di giorni per la frollatura in relazione al capo di bestiame ed al taglio di carne.
Cosa si intende con la sigla “IGP”
IGP è l’acronimo di “Indicazione Geografica Protetta” che insieme ad altre denominazioni come “DOP”, ad esempio, salvaguardano i prodotti agroalimentari per la loro qualità, spesso unicità, e provenienza.
L’Italia è il paese con il più alto numero di prodotti contrassegnati da una di queste denominazioni. Alti standard qualitativi, storicità, serrati metodi produttivi e legame al territorio sono richiesi per far si che un prodotto acquisisca uno di questi importanti titoli.
Scegliere produttori locali è una scelta sostenibile:
Arrivati a questo punto vi spieghiamo brevemente perchè la scelta di avvalerci principalmente di produttori locali e prodotti da filiera controllata oltre ad essere una scelta qualitativa, per garantire sempre la massima resa del prodotto finale che tanto amate; è anche una scelta sostenibile sotto vari punti di vista, vediamo in che modo:
Queste sono alcune delle motivazioni per cui prediligiamo prodotti di cui conosciamo perfettamente la provenienza, non vi sveleremo chi sono i nostri produttori, ma fidatevi di noi o meglio fidatevi del vostro gusto assaggiando i nostri prodotti che proponiamo quotidianamente nel nostro punto vendita.
Testiamo sempre la materia prima e ci accertiamo facciano al caso nostro prima di proporle ad ognuno di voi.
Tutto nei nostri locali nasce da una scelta oculata e attenta delle materie prima, senza la qualità di base non si arriva ad ottenere un gran prodotto!